Primo semestre da record (negativo)
Il rapporto CLUSIT è il frutto del lavoro di un pool di esperti in tema di cyber sicurezza che ha analizzato e confrontato una serie di fonti; è arrivato a stimare che i danni globali causati dal fenomeno ammontano a circa 500 miliardi di dollari.
Il confronto con l'anno 2011 vede un aumento del 240% degli atti di pirateria informatica, mentre la differenza tra il primo semestre 2018 e quello precedente si attesta al 35%, un dato inquietante se pensiamo a quanta parte della nostra vita, lavorativa, familiare, personale è legata alla sicurezza dei documenti elettronici.
Quello che manca in Italia, fanalino di coda in Europa, è la reale percezione del rischio, molte reputato verosimile solo per aziende di grandi o grandissime dimensioni. L'esperienza dell'ultima massiccia diffusione di virus cryptolocker, ha invece dimostrato che nessuno può ritenersi al sicuro; o almeno, nessuno che ritenga importanti i dati conservati sui suoi sistemi informatici.
Un altro fattore che frena le aziende nel prendere provvedimenti seri e strutturali è la convinzione che la spesa necessaria sia fuori dalla loro portata. Ma manca la consapevolezza che il danno arrecato dai crimini informatici è 10 volte superiore all'investimento necessario per porvi riparo.